Archita Digitale
martedì 24 ottobre 2017
lunedì 13 giugno 2016
I FRATTALI NELLA NATURA, LA NATURA DEI FRATTALI
di Antonia Celentano e Sara La Neve IVC Classico
In effetti i frattali sono un nuovo potente linguaggio matematico, grazie al quale è possibile descrivere fenomeni naturali e risolvere problemi della realtà che erano stati un tempo accantonati. Si tratta di una Matematica moderna che si avvale in modo determinante dell'Informatica, anche se la sua genesi è antica.
Per capire l'importanza delle figure frattali, occorre fare un passo indietro nel tempo. Galileo Galilei, uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, riteneva che la Matematica fosse una disciplina indispensabile per interpretare i fenomeni na turali e per rappresentare le forme della natura. La nostra esperienza quotidiana ci induce tuttavia a ritenere che le figure geometriche più familiari nello studio (rette, cerchi, poligoni regolari, ...) in natura sono l'eccezione. Qual è la forma di sasso, una nuvola, un albero, una montagna?
È proprio questa l'obiezione di [BENOIT MANDELBROT] che nel 1975 introduce i frattali come nuove figure geometriche più efficienti a rappresentare la complessità della natura. Il termine frattale , da lui coniato, deriva dal latino fractus (rotto, frazionato). I frattali sono infatti figure strane, molto frastagliate, granulose, a volte ramificate ed intricate, con tentacoli o protuberanze, proprio come le forme naturali!
A dire il vero, i frattali hanno una radice più antica, che non è solo legata al loro nome. Agli inizi del XX secolo, alcuni matematici avevano creato (ideato e/o inventato) curve e figure molto strane che sovvertivano le regole della Geometria classica violavano le caratteristiche di armonia considerate naturali per gli oggetti in campo scientifico. Una linea tutta spigoli (il merletto di Koch), una curva che dipanandosi un labirinto ricopre un quadrato (curve di Peano-Hilbert , figure bucherellate (polvere di Canton gerla e tappeto di Sierpinski). Queste strutture furono considerate alla stregua di mostri da relegare in una sorta di museo degli orrori o da esibire solo in un circo equestre.
Contemporaneamente, nel mondo scientifico cresceva l'esigenza di trovare un nuovo linguaggio, più duttile e potente, che fosse adeguato a descrivere la complessità della natura. Come afferma Edgar Allan Per "ciò che è nascosto po' essere trovato, purché vengo cercato con sufficiente attenzione e diligenza, mentre ci vuole un intelletto superiore per trovare ciò che si ha sotto gli occhi' Cosi, solo grazie a Mandelbrot i mostri matematici, relegati negli armadi, furono spolverati e rimessi moto acquistando la nuova veste di antenati delle moderne figure frattali. Per dirla con le sue parole, i frattali sono nati recuperando pezzi separati pre-esistenti, ma concepititi in contesti limitati e distinti. Dopo il rivoluzionario intervento di Mandebrot, i matematici furono sorpresi e compiaciuti nello scoprire che le loro figure patologiche fossero diventate la chiave di lettura della complessità tanto a lungo cercata. Negli ultimi venti anni, i modelli frattali sono usciti allo scoperto, acquistando il ruolo dl struttura chiave nella modellizzazione matematica in tutti i settori: dalle scienze naturali a quelle economi che e sociali, dalla fisiologia alla tecnologia avanzata e il loro campo di applicazione è in costante crescita. La geometra franale è inoltre strettamente collegata alla teoria del caos.
Rimedi naturali contro le onde elettromagnetiche
di Lorenzo Scialpi classe 3 B classico
Tra questi ricordiamo : i computer, i televisori , i cordless e per finire i cellulari.
La pericolosità di queste radiazioni non è da sottovalutare, in quanto esse sono state inserite ,nel 2011 dall' AIRC ,(agenzia internazionale ricerca sul cancro ) nella "classe 2B" come possibili cancerogeni
Esisto alcuni rimedi naturali che possono aiutarci a ridurre le radiazioni tra i quali:
Il cereus peruvianus : un cactus del sud america che assorbe parte delle radiazioni attraverso le sue spine
La grafite : minerale nero utilizzato come mina per matite . Uno srudio in Germania ha confermato che l' utilizzo di questo minerale riduce le onde elettromagnetiche
La famiglia dei quarzi: minerali comuni che grazie alla loro conduttività elettrica sono portati a assorbire parte delle onde elettromagnetiche
giovedì 9 giugno 2016
DEEP WEB
di Giovanni Aquaro 3 B classico
In TV e sui giornali se sente parlare sempre più spesso di Deep Web, ma cos’è e come entrare?
Per rispondere a questa domanda in parole povere, il Deep Web è una
parte di Web “sommersa” in cui vengono svolte tantissime attività, da
quelle più discutibili e illegali (come la vendita di documenti falsi)
ad altre molto più “tranquille”. Trattasi sostanzialmente di siti
“nascosti” che non si trovano facendo delle normali ricerche in Google e
che possono essere visitati solo sfruttando la rete di anonimizzazione TOR.
TOR (acronimo di The Onion Router) è un sistema di anonimizzazione gratuito che permette
di nascondere il proprio indirizzo IP e la propria identità in Rete
“rimbalzando” la connessione fra vari computer sparsi in tutto il mondo. Il video cerca di spiegare che il Deep Web è molto facile da usare ed
oggi e cio' pone problematiche di sicurezza all'accesso al Web tradizionale.
mercoledì 1 giugno 2016
Biblioteche scolastiche innovative, centri di informazione e documentazione anche in ambito digitale
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/prog-biblioteche-scolastiche-innovative.shtml
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione,
come previsto nella riforma della Scuola approvata quest’anno (legge
107/2015 – La Buona Scuola). Il documento ha funzione di indirizzo;
punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a
diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed
estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di
apprendimento virtuali.
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.shtml
Gli SCHOOLKIT sono: Modelli di istruzioni per accompagnare le scuole nell’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale.
http://schoolkit.istruzione.it/
mercoledì 4 maggio 2016
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